Curcuma controindicazioni

La curcuma è, un genere di pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, che comprende più di ottanta specie diverse.
Tra tutte queste, la più conosciuta e utilizzata grazie alle sue tante proprietà benefiche e curative è la curcuma longa, conosciuta anche con il termine zafferano delle Indie.


Da risultati ottenuti da parecchi studi scientifici si è potuto confermare che, una sostanza presente all’ interno della curcuma, ovvero la cosiddetta curcumina possiede sia un’ azione coleretica, ovvero la capacità di stimolare l’ organismo a produrre la bile, ma anche vitamina C.
Oltre ad altre proprietà di importante rilievo, come:


• antisettiche
antifiammatorie
antiossidanti
• calagoghe
antitumorali?
• chemopreventive
epatoprotettive


Merito di tutte queste sue proprietà, la curcuma è utile a contrastare patologie riguardanti il fegato, la mucosa gastrica e il processo digestivo in generale.


Il suo uso a fine salutistico può essere impiegato giornalmente come ingrediente aggiuntivo nella preparazione dei pasti, la dose ideale consigliata è circa due cucchiaini di caffè al giorno.


Tale dose riguarda l’ assunzione della curcuma da parte di soggetti adulti, poiché il suo impiegato è invece sconsigliato a bambini di età inferiore ai due anni, mentre per persone anziane è bene assumere una dose dimezzata.


Ciò è utile da tenere in considerazione al fine di evitare l’ insorgere di indesiderati effetti collaterali o controindicazioni, che possono verificarsi sia che venga consumata in polvere, fresca o come integratore alimentare.
Infatti, secondo quando comunicato dal Centro nazionale americano per la salute integrativa e complementare, la curcuma, assunta nelle corrette dosi sia per via orale o topica è considerata assolutamente sicura; mentre un dosaggio troppo eccessivo o un uso per un lungo periodo di tempo può causare l’ insorgere di effetti collaterali e controindicazioni.
Vediamo in seguito, nello specifico di cosa si tratta.

Controindicazioni della curcuma


Per i soggetti che godono di buona salute, l’ assunzione della curcuma non è pericolosa e non comporta nessun tipo di controindicazione, per tale motivo si considera sicura la sua assunzione da parte di soggetti in età adulta.


Qualora, invece, il soggetto in questione è affetto da determinate patologie, come può essere l’ ostruzione delle vie biliari, calcoli alla coliciste, l’ assunzione della curcuma va impiegata solo dopo aver avuto uno specifico consulto medico, poiché in casi di disturbi legati alla cistifellea la sua assunzione potrebbe essere causa di un ulteriore aggravamento della situazione.


Per tale motivo il suo utilizzo è sconsigliato ai soggetti che soffrono di tale patologie, oltre ad essere assunta con attenzione da individui che presentano problemi legati alla coagulazione del sangue, anche di tipo ereditario.


Questo perché la presenza di sostanze biologicamente efficaci come i curcuminoidi, hanno la capacità di aumentare l’ azione di eventuali farmaci anticoagulanti, quindi, conseguenza ai suoi effetti anticoagulanti si sconsiglia l’ assunzione della curcuma ai soggetti che assumono questa tipologia di farmaci, poiché può provocare il rischio di lividi o di sanguinamento.


Pure per tale motivo il suo utilizzo è vietato agli individui prima di un intervento chirurgico.
Ci sono, inoltre, alcuni farmaci, la cui assunzione non permette l’ uso della curcuma, soprattutto quelli che riguardano la regolazione della pressione del sangue.


Nonostante la curcuma possiede alte proprietà antinfiammatorie dell’ apparato digestivo, il suo uso in maniera eccessiva e per periodi lunghi di tempo, può avere come conseguenza disordini gastrici, che possono provocare: dissenteria, nausea e indigestione.
Parlando sempre delle controindicazioni che può presentare il suo utilizzo, và ricordato che è bene evitarlo in soggetti che soffrono di reflusso gastroesofageo; mentre per la sua capacità di abbassare i livelli di testosterone è altamente sconsigliata nei casi di infertilità maschile.
È da considerare, inoltre, che il principio attivo presente nella curcuma, la cosiddetta curcumina ha la capacità di resistere all’ insulina, per tale ragione deve essere consumata con moderazione o ancora meglio evitata dai soggetti che assumono farmaci antidiabetici.


Oltre a quanto già detto l’ uso della curcuma è vietato a durante lo stato di gravidanza e la successiva fase di allattamento, soprattutto che la sua assunzione riguarda dosi elevate come integratore, questo perché la spezia possiede effetti molto somiglianti agli estrogeni, i principali ormoni delle donne.
Dai risultati ottenuti da studi scientifici, si è infatti notato che l’ uso della curcuma nelle donne in gravidanza può causare lo stimolo delle contrazioni.

Sintesi delle possibili controindicazioni della curcuma


Nonostante la curcuma sia riconosciuta come una sostanza sicura anche dalla FDA, US Food and Drug Administration, possono verificarsi effetti collaterali in determinati casi.
Riepilogando possiamo quindi dedurre che:
• un’ eccessiva assunzione di curcuma per un lungo periodo, potrebbe essere la causa di problemi gastrici, in questo caso è bene ridurre il dosaggio o sospendere l’ utilizzo
• il suo uso potrebbe causare il rallentamento della coagulazione sanguigna, portando come conseguenza l’ insorgere di calcoli biliari, o un’ ostruzione del dotto biliare
• in casi rari se, usata per periodi particolarmente lunghi può provocare ulcere intestinali
• durante la gravidanza e allattamento materno, può risultare pericolosa se viene assunta per via orale in quantità eccessive.

Conclusioni


In conclusione possiamo dire che, come in qualsiasi altro trattamento terapeutico alternativo, prima di decidere di assumere la curcuma per trattare un qualsiasi disturbo legato alla propria salute, è bene prima avere un consulto con il proprio medico curante.
Dopo di ciò se si ritiene opportuno, si può iniziare il trattamento terapeutico con la curcuma; poiché possono verificarsi delle situazioni in cui possono esserci delle interazioni dal punto di vista farmacologico tra la curcumina con altri principi attivi che si trovano in altri farmaci che si stanno assumendo.
Questo in considerazione del fatto che, seppur una sostanza naturale, non significa che sia innocua, soprattutto se si usa in modo inappropriato e non ben dosato, può essere causa di problemi alla salute anche di una certa gravità.

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