Curcuma controindicazioni pressione

Da tempo amata dal punto di vista gastronomico, la curcuma vanta un’antichissima tradizione anche dal punto di vista terapeutico e da tempo la comunità scientifica ne studia i rinomati pregi per verificarne gli apporti benefici per il nostro organismo sotto molti punti di vista.


La medicina ayurvedica da sempre utilizza la radice di curcuma per alleviare molti disturbi direttamente collegati a problemi respiratori, dolori muscolari, processi infiammatori, danni alla pelle o ai capelli, sbiancare i denti, e stanchezza generalizzata.


Uno degli aspetti più interessanti di questa spezia riguarda proprio la vasta quantità di benefici che è in grado di apportare e che gli studiosi continuano a scoprire con sempre maggiore stupore e soddisfazione.

Ad esempio, proprio recentemente è stato dimostrato (come riporta il sito https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25444713/) che la curcuma è in grado di proteggere il cuore da quelli che sono tutta una serie di potenziali danni causati dall’assunzione frequente di cibo spazzatura o da una dieta per niente valida dal punto di vista nutrizionale.


Non solo,perché studi simili (a cui fa riferimento l’articolo alla pagina https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25431606/) hanno evidenziato che la curcuma è in grado di prevenire la formazione degli aneurismi dell’aorta addominale proteggendo le pareti interne dei vasi sanguigni.


Ciò dimostra che la curcuma, assunta nelle giuste quantità e dietro consiglio medico, è in grado di prevenire molte malattie cardiovascolari e di tenere sotto controllo la pressione alta grazie alla sua attività antiossidante e alla sua capacità di contrastare i radicali liberi.

QUALI SONO LE CONTROINDICAZIONI PER LA TIROIDE?


Diciamo subito che coloro che soffrono di patologie direttamente collegate ad un malfunzionamento della tiroide possono solo trarre benefici e nessun tipo di controindicazione dall’assunzione regolare di curcuma. Infatti, il suo principio attivo – la curcumina – è in grado di ridurre l’infiammazione delle molecole contenute nelle cellule tiroidee a cominciare dalla più comune forma di ipotiroidismo.


Non solo,perché, in presenza di determinate patologie tiroidee come la malattia di Hashimoto e quella di Graves, la curcuma riduce la formazione del gozzo.


I pazienti affetti da ipotiroidismo – in cui il sistema immunitario produce anticorpi che distruggono la tiroide – possono trovare sollievo dai sintomi di questa malattia (aumento di peso, perdita dei capelli, astenia, edemi, gonfiore al viso…) proprio nella curcuma che impedisce alla tiroide di atrofizzarsi ulteriormente e ne riduce i livelli ormonali. Allo stesso tempo, la curcuma, abbassando i livelli alti di colesterolo che di solito sono una caratteristica tipica di coloro che soffrono di ipotiroidismo, riduce ulteriormente il rischio di malattie cardiovascolari.


Ma anche i pazienti affetti da ipertiroidismo – il quale causa uno stress ossidativo che può aumentare il rischio di malattie neurodegenerative – possono trarre benefici dall’assunzione regolare dicurcuma perché il suo principio attivo riduce lo stress ossidativo nel cervello e regola i livelli delle molecole antiossidanti.


Inoltre, anche il funzionamento cognitivo in generale e la memoria traggono enormi vantaggi dall’assunzione regolare di curcuma.

CURCUMA: QUAL È LA DOSE GIORNALIERA CONSIGLIATA?


Le piante officinali come la curcuma hanno il vantaggio di avere pochi effetti collaterali rispetto ai farmaci, ma sono caratterizzate da una scarsa biodisponibilità, cioè l’organismo non riesce ad assorbirle completamente in modo da sfruttarne appieno le proprietà.


Solitamente la dose giornaliera consigliata è di circa 5 grammi (un cucchiaio raso circa), ma, rispetto a quanto appena detto, è importante assumerla associandola a dell’olio o sotto forma di integratore per garantire un maggiore assorbimento da parte dell’organismo.

CURCUMA: QUALI EFFETTI SULL’EREZIONE?


Si sente spesso parlare di curcuma utilizzata per ridurre gli episodi di disfunzione erettile e, in effetti, i suoi principi attivi riescono a risolvere molte problematiche direttamente collegate all’apporto di sangue nella zona del pene. Infatti, quando il problema è direttamente collegato ad una cattiva circolazione sanguigna, assumere regolarmente della curcuma riduce notevolmente eventuali pressioni e aiuta nel trattamento dei disturbi erettili.Questo perché le proprietà vasodilatatrici della curcuma aumentano il flusso sanguigno ai genitali e migliorano la vasodilatazione dell’anca favorendo la dilatazione dei vasi sanguigni che si trovano nell’area dell’inguine.


Studi recenti hanno anche dimostrato che gli effetti dei principi attivi della curcuma sulla libido maschile sono molto più duraturi rispetto a quanto offerto dai farmaci tradizionali normalmente prescritti per problemi di disfunzione erettile.

LA CURCUMA FA DIMAGRIRE?


La curcuma non ha delle proprietà dimagranti in sè per sè, ma va ad intervenire su importanti processi metabolici che sono alla base del processo di dimagrimento. Innanzitutto, stimola il metabolismo ed impedisce alle cellule adipose (esattamente dove il grasso si forma) di assorbire sostanze nutritive, oltre ad aumentare il senso di sazietà. Allo stesso tempo, aiuta l’organismo ad assimilare una minore quantità di zuccheri e ad eliminare le tossine in eccesso.


Quando si assume regolarmente della curcuma si ha la sensazione che il proprio processo di dimagrimento sia più evidente e veloceanche perché si tratta di una spezia in grado di ridurre il gonfiore addominale causato da processi fermentativi e migliorare le funzioni intestinali. Inoltre, migliorando la circolazione sanguigna e quella linfatica, favorisce il drenaggio e l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

CURCUMA: HA CONTROINDICAZIONI PER I DENTI?


Solitamente si pensa che la curcuma, essendo molto pigmentata, possa macchiare i denti e la pelle, invece non ha alcuna controindicazione per la cavità orale. Anzi, si tratta di un ottimo sbiancante naturale per i denti, soprattutto se mischiata ad un cucchiaio di olio di cocco. Inoltre, le sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie aiutano le gengive a rimanere sane a lungo tenendo lontani batteri ed eventuali infiammazioni.

CURCUMA:PUÒ ESSERE ASSUNTA INSIEME ALLA CARDIOASPIRINA?


La cardioaspirina è un farmaco antitrombotico, serve cioè a prevenire la formazione di coaguli all’interno dei vasi sanguigni e solitamente viene prescritto, in basse dosi, a pazienti con patologie cardiache o che hanno subito un ictus o un infarto miocardico proprio per evitare che eventuali trombi sanguigni possano possano interrompere il flusso del sangue arrecando gravi danni all’organismo.


Anche la curcuma ha simili proprietà antitrombotiche perché tende a ridurre i coaguli di sangue, quindi, assumerla in dosi eccessive e in concomitanza con la cardioaspirina può amplificarne gli effetti aumentando il rischio di sanguinamenti interni.

E non è una buona idea quella di sostituire i farmaci con la curcuma, semmai è possibile assumere la spezia riducendo le dosi di alcuni farmaci che portano potenti effetti collaterali.