Curcuma antinfiammatorio

La curcuma è una spezia dalle molteplici proprietà benefiche, dalla colorazione giallo-ocra, ottenuta dall’ estrazione del rizoma della pianta di curcuma longa, dal sapore amaro e pungente.


Usata fin dall’ antichità dalla medicina ayuverdica dell’ India come un efficace antinfiammatorio, mentre in Cina viene usata in campo medico ormai da millenni come un efficace rimedio naturale.
L’ interesse per le sue proprietà fanno si che questa spezia diventi anche per la medicina dell’ Occidente un importante oggetto di studio.


Le sue caratteristiche antinfiammatorie sono legate alla presenza nella sua composizione della curcumina, le cui proprietà si legano alle proteine che interessano l’ inizio del processo infiammatorio, oltre a riuscire a condizionare la funzione di alcune tipologie di enzimi.


La curcumina, ovvero l’ agente antifiammatorio della curcuma è un polifenolo dalle capacità metaboliche di riuscire ad esercitare nell’ organismo un’ azione non solo antiossidante ma anche antitumorale, oltre ad essere impiegata anche come integratore alimentare o rinforzo dietetico.
Parecchi studi scientifici hanno dato conferma che, la sua assunzione ben dosata è, inoltre, efficace per diminuire la quantità eccessiva della proteina C attiva presente nel sangue, associata a molte malattie infiammatorie a livello cronico.


Anche se andrebbe confermata meglio da parte di alcuni studi scientifici, si ritiene che, poichè la nascita di alcune malattie tumorali dipende da processi infiammatori, le proprietà antitumorali della curcuma sono considerate di grande rilievo contro questa patologia.
Secondo studi condotti all’ Università della California, si è dimostrato la capacità della curcumina di riuscire a fermare la funzione di un enzima responsabile dell’ insorgere di patologie tumorali nella zona riguardante il cavo rale, la testa e il collo.
Mentre altri sudi a riguardo , condotti nel Michigan hanno ulteriormente dimostrato la capacità della curcuma di aumentare la funzione della chemioterapia rivolta a trattare alcune patologie tumorali.

Curcuma antifiammatorio contro l’ artrite?


L’ artrite è una patologia che può insorgere a qualsiasi età ed interessa le articolazioni.
Può verificarsi in diversi modi: autoimmune, traumatica ed infettiva.
Ognuna delle quali conseguente a cause diverse, ma legate dall’ aspetto comune che vede l’ infiammazione delle articolazioni, che porta dolore, rigidità e gonfiore nella parte interessata.


In questo caso l’ uso eccessivo di antifiammatori di sintesi può portare alla nascita di altre problematiche, in alternativa la curcuma può presentarsi invece come un rimadio valido per riuscire a contrastare e tenere controllato lo stato attuale di infiammazione.

Curcuma antinfiammatorio dosi


Quali sono le dosi per rendere la curcuma un’antinfiammatorio?

La curcuma è una spezia dalle efficaci e potenti attività medicinali, motivo per cui è una pianta che trova il suo utilizzo in maniera particolare in campo medico, in particola modo nella medicina Ayurvedica.
Ovviamente come tutti i rimedi naturali è importante utilizzarla nelle giuste dosi, per evitare il verificarsi dei relativi effetti collaterali.


Il suo dosaggio è relazionato alla tipologia di curcuma che si sta assumendo; la comunità dei medici consiglia per i soggetti adulti una dose giornaliera che può essere:


• radice fresca: dalle due alle tre dosi ogni giorno, per un totale di circa 1,5-3 grammi
• estratto di curcumina: sempre due o tre dosi giornaliere, per un quantità totale di 0,4-1,2 grammi.
Il principio attivo contenente nella curcumina è, la principale fonte terapeutica della maggior parte dei risultati curativi ottenuti dalla curcuma.
• polvere di curcuma: ottenuta dalla macinazione della radice fatta essiccare.


Si raccomanda come nelle altre forme dalle due alle tre dosi giornaliere, per un totale da 1 a 3 grammi.
Inoltre, è bene considerare che, la dose consigliata della curcuma dipende anche dalla finalità per cui viene assunta; se per un trattamento di prevenzione o di mantenimento, oppure per una terapia riguardante una patologia già presente.


Poiché la curcuma è una spezia con scarsa biodisponibilità, ovvero il suo assorbimento da parte dell’ organismo è molto veloce, ciò porta al principio attivo di non avere il tempo di poter intervenire laddove si necessita la sua funzione.


Per risolvere tale problematica e per poter beneficiare delle sue proprietà antinfiammatorie è bene quindi assumerla durante i pasti, o associarla a un pò di pepe nero oppure olio d’ oliva o di cocco.


L’ assunzione di curcuma è sconsigliata per i bambini di età inferiore ai due anni, mentre per i bambini e i soggetti anziani è bene somministrare metà della dose prescritta per gli adulti.


Le dosi indicate sopra si riferiscono a una cura di mantenimento o prevenzione, mentre se si tratta di un percorso terapeutico per una malattia già in corso è, indispensabile assumere il principio attivo di curcumina, due tre dosi al giorno da 1 a 2 grammi in totale.


Ricordiamo che gi effetti antinfiammatori della curcuma sono suggeriti, in particolar modo, per le problemi che riguardano:

Senza ovviamente nessuna prova scientifica di utilità.

Come poter assumere la curcuma


Come già anticipato, i modi consigliati per assumere sia la curcuma, che la curcumina è durante i pasti.
Oltre a questo modo può essere impiegata anche nelle bevande come latte e tè, caramelle alla curcuma preparate in casa, oppure nel condimento di cottura, sotto forma di integratori come Piperina e Curcuma Plus.


Va considerato inoltre che, come per tutti gli integratori naturali, anche per la curcuma è bene non assumerla per periodi troppo lunghi, perché potrebbero insorgere indesiderati effetti collaterali.


È bene quindi, fare una pausa delle dosi che si assumono durante il giorno, o riducendo le dosi terapeutiche, per un paio di settimane.
Oltre a questo, è importante tenere sempre in considerazione che, è importante seguire sempre attentamente il suo dosaggio se utilizzata come antinfiammatorio, per evitare il riscontrarsi di eventuali allergie o sensibilità alimentari.

Conclusioni


Ancora ad oggi gli studi sia sperimentali, sia clinici riguardanti l’ efficace e l’ utilità della curcumina nell’ utilizzo rivolto ai trattamenti di patologie infiammatorie, sono ancora tanti.


Affermata la sua capacità di essere un aiuto prezioso per riuscire a contrastare malattie infiammatorie comuni e rare, riuscendo a modificarne l’ intensità e il relativo decorso, ha di conseguenza assunto un ruolo importante nel migliorare la qualità di vita dei soggetti che ne sono affetti.

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